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Visualizzazione dei post da 2015

Risotto alla zucca napoletana e tartufo con quenelle alla robiola

Benvenuto Autunno! E' sempre bello mettere in conto un giorno di ferie da dedicare completamente a te stesso: spaziando dal dolce far niente al fare unicamente quello che desideri. E assaporare ogni istante di quella giornata come fosse un dono, come avesse un che di miracoloso. Alzarsi la mattina senza l'incubo di dover timbrare quattro volte al dì entro un certo orario; senza il disagio di doversi imbucare in tangenziale, snocciolare il rosario pregando di non trovare code o inspiegabili colli di bottiglia; senza dover affrontare le paranoie, la volubilità, a volte anche la mera ignoranza delle persone con cui sei forzato a convivere cinque giorni su sette. Oggi io vengo prima di tutto, oggi vi regalo colori e sapori di sagione. Un autentico amore di binomio: zucca e tartufo. E un piacevolissimo contrasto tra caldo e freddo. Ora vi lascio alla ricetta: stupite voi stessi e sorprenderete anche i vostri ospiti!

Minicake all'arancia e mela Annurca campana

Cucinare per gli amici a cena è sempre un piacere. Ma è un piacere anche essere invitati da amici a cena. Purchè ci sia una tavola imbandita, purché ci siano tanti posti a tavola, purché ci sia qualcosa di succulendo da mangiare: è sempre un gran piacere. Graditissimo è giunto l'invito di partecipare ad una cena sarda, a casa di una collega il cui compagno ha origini sarde, appunto. Vuoi non ringraziare queste persone a modino per la loro ospitalità, magari con un dolcino homemade? E subito si è messa in moto quella parte del cervello in cui risiedono l'estro e la creatività, nonché la pragmaticità: è fondamentale saper cucinare con quello che si ha in dispensa, sebbene la mia dispensa sia sempre molto ben rifornita di tipicità. Come il burro di malga, meraviglioso per realizzare dei dolci con i fiocchi: null'altro che un delizioso souvenir del mio recente fuoriporta tirolese. Per voi oggi la ricetta di un dolce molto versatile: ideale per la colazione, se accompag

Boccocini di pollo con jerk e verdure

Chi mi conosce bene sa che i souvenir importati dai paesi esotici sono sempre molto apprezzati in questa casa. Io stessa, di ritorno da un viaggio, sono la prima a non farmi mancare qualche prelibatezza, qualche tipicità o qualche particolare miscela di spezie: insomma tutto ciò che in Italia risulta introvabile. E vi confesso che sono davvero sull'orlo di una crisi di nervi: ho dato fondo alla mia personale scorta di olive kalamata e di fave spezzate di Santorini ed ora attendo con impazienza la prossima escursione in terra ellenica. Ma bando alle ciance: chi di voi conosce questo meraviglioso mix di spezie giamaicane chiamato "Jerk"? In effetti, si tratta d'un magico intruglio, particolarmente saporito e caliente, composto da sale, zucchero, peperocino giamaicano, ginger, paprika, aglio, fiocchi di cipolla, timo, origano, pepe nero e sedano essicato. Chi più ne ha, più ne metta. E ho pensato di accostarlo al pollo, per dare carattere alla carne marinata con

Zuppetta gratinata di cavolo nero, patate e zucca

Una bella domenica di completo relax, godendo attimo dopo attimo: rendendo confortevole il mio nido, pianificando le prossime gite fuoriporta, facendo quello che mi piace fare nel tempo libero e sorseggiando una meravigliosa tazza di té nero, fumante, aromatizzato al cioccolato e alle spezie. Non desidero nulla di più, per rendere perfetta questa giornata. E oggi ho deciso di regalarvi una ricetta tipicamente autunnale, in cui ripropongo un abbinamento già testato e assolutamente vincente: la delizia della zucca e la bontà del cavolo nero. Un piatto confortevole e appagante, che riscaldi quel tanto che basta, in queste giornate autunnali nè troppo fredde, nè troppo calde. Un piatto vegetariano molto gustoso, con questi ortaggi dalle caratteristiche ben distinte. Ravvivato da una punta piccante e molto appetitoso, per via del formaggio filante, con una nota affumicata. Ora vi lascio alla ricetta: stupite voi stessi e sorprenderete anche i vostri ospiti.

Knoedel bonsai con bacon e scamorza affumicata su crema di fave e zucca

Vi avevo lasciati con la ricetta dell' "Arrivederci presto", una ricetta ancora molto estiva e fresca pur essendo la bella stagione agli sgoccioli. E vi ritrovo oggi con delle idee che uniscono tradizione ed innovazione, dal sapore autunnale, perfettamente a tema con la stagione in corso. Lo sapete: adoro le minuterie, tutto ciò che sta nel palmo di una mano. Perché questo consente di cambiare sovente sapore ed assaggiare sempre un poco di tutto: senza troppi rimorsi per aver mangiato tutto e senza il rimpianto d'aver trascurato d'assaggiare qualcosa. Reduce da qualche giorno nel Tirolo, qui spira aria di Genesien: i canederli - questi gnocchi di pane tipici del Trentino, che io trovo un po' difficili perchè troppo asciutti e un po' noiosi sul lungo andante - risultano così molto appetitosi e con una consistenza piacevole. Intinti nella crema di zucca e fave acquisiscono una morbidezza senza precedenti, il sapore che si sprigiona in bocca è quel

Insalata di orzo con kiwi, salmone affumicato, menta e pepe rosa

Adoro questo spazio mio. E adoro dedicarci del tempo, anche se questo davvero mi costa parecchi sacrifici. Ed eccomi qui, ancora una volta, a scrivere poco prima di una partenza: per una nuova meta, una nuova isola, una nuova esperienza. E, ancora una volta, occhi che tracimano di blu. Il blu del mare che sconfina, fino a perdersi nel blu del cielo. Quel blu che - bisogna riconoscerlo - ha un enorme potere: quello di placare, addolcire, rasserenare. La ricetta del "Arrivederci presto" è molto estiva e fresca, unisce la dolcezza del kiwi al sapore affumicato deciso del salmone. L'orzo lo rende un piatto completo dal punto di vista nutrizionale, mentre la mentuccia e il pepe rosa profumano e danno colore. Ora vi lascio alla ricetta: stupite voi stesse e sorprenderete anche i vostri ospiti!

Scampi ai sapori con purea di fave alla curcuma e cipolline glassate al balsamico

Finalmente weekend. Ed io sono in partenza per una gita fuoriporta, una bella scampagnata in quel di Livigno. Sempre bella Livigno, un po' per i negozi, un po' per l'ampia varietà di ristorantini di sapore montano e per la possibilità di dedicarsi sia allo sport (mountain bike, downhill, nuoto e sci), che al totale relax. Insomma, ciò che vado cercando in questo periodo infernale.  Ma non me ne andrò prima di avervi debitamente intratrattenuti, incuriositi, invogliati con una nuova ricettina da stra-gustarsi i baffi. Lo spunto arriva dall'amata terra ellenica, da cui provengono i legumi utilizzati nella preparazione della purea d'accomagnamento, speziata, splendidamente impregnata dalla glassa al balsamico. Gli scampi, appena spadellati, profumati ed insaporiti da un fresco mix di erbe aromatiche. Un piatto dai colori sgargianti e dai sapori ben combinati, che appagano la vista ed il gusto. Per palati molto raffinati. Ora vi lascio alla ricetta: stupite v

Risotto al pesto di melanzane, pinoli e pepato di Sicilia con olio al basilico

Un Agosto provante, interminabile, di duro lavoro. Un Agosto che è fatto di istantanee e di ricordi preziosi delle vacanze di Giugno, in Grecia. E un Agosto di nuove prospettive e grandi aspettative per la prossima partenza. La data in lento avvicinamento è l' 8 Settembre e la meta è Formentera, nelle Baleari. Stare nella mia cucina resta uno splendido modo d'impiegare il tempo in libertà, quel tempo che mi separa dalla prossima tappa vacanziera. Sognando di spiagge bianche e d'un mare placido, tra una preparazione e l'altra. In una di quelle Domeniche senza sole e senza cielo terso è nata questa gustosa idea per un risotto, indubbiamente diverso dal solito risotto. Enjoy. Ora vi lascio alla ricetta: stupite voi stessi e sorprenderete anche i vostri ospiti!

Tartare di pesca bianca e gialla al timo con quenelle alla robiola

Un Sabato d'estate un po' bigio e un po' loffio è una buona occasione per buttare giù poche righe, raccontando di come è possibile stupire con freschezza e semplicità. Dolci sono i frutti che questa meravigliosa stagione ci offre. Ma allora perché limitarne l'utilizzo solo alla preparazione o alla guarnizione di torte, crostate, dolci al cucchiaio? La frutta è un plus anche e soprattutto nelle ricette salate. Quello che vi propongo oggi è un antipasto davvero molto leggero e sfizioso: con la dolcezza della pesca bionda e di quella bianca, il meraviglioso profumo del timo, il tocco cremoso della robiola. Ora vi lascio alla ricetta: stupite voi stessi e soprenderete anche i vostri ospiti!

Skopelos. Di giada, smeraldo ed avventurina

Colpisce per questa vegetazione, fiera e rigogliosa, dove si alternano alte pinete e secolari uliveti; con questi lampi accecanti di giada, smeraldo ed avventurina. Arrivando dall'antica via, quella del mare, ci si trova dritto in fronte lo spettacolo della Chora, con un grappolo di case bianche, in tipico stile macedone. Geometrie e perfetto bilanciamento, simmetrie e verticalità: in altre parole, un senso di ordine. Non per nulla, Skopelos town è considerato in assoluto il villaggio più bello dell'arcipelago delle Sporadi. Un luogo di cui innamorarsi profondamente, in cui trovare la propria dimensione, in cui alfine sentirsi a casa: questa è Skopelos.

Greek salad rivisitata

Sono una persona fedele. Ed ogni volta che torno dalla Grecia, la nostalgia della terra ellenica, delle persone che la popolano, della loro cultura, della loro cucina si fa sentire in maniera molto marcata. Ed è rinnovato amore ed una nuova promessa di tornare. Così la prima ricetta pubblicata al mio rientro da Skopelos, non può che essere un piatto diventato emblema della cucina greca nel mondo, rivisitato secondo mio gusto e mio personale stile. Un piatto che entra di diritto in ogni menù, dalla taverna più spartana al ristorante di livello, presentata in maniera tradizionale oppure in linea ad una visione più contemporanea e modaiola. Fresca e saporita, sempre molto richiesta ed apprezzata, la mia versione viene anzitutto arricchita dalla nota dolce e rinfrescante dell'anguria. E la classica feta viene degnamente sostituita da un formaggio caprino presentato in quenelle, molto meno sapido ma cremoso e piacevole al palato, soprattutto in abbinamento alle verdure fresche e cro

Luxury salad in verrina. Lenticchie Beluga, anguria, feta e germogli

L'atteggiamento è quello tipico vacanziero, di chi ha già la testa da un'altra parte: pensando a pediluvi salini, bagni di sole e ali di gabbiano. In capo a meno di una settimana sarò sdraiata su quella battigia dove si schiantano le onde dell'Egeo, cullata dal canto delle sirene e baciata da un sole infuocato e traditore (ricordate Icaro?). Assaggi di una vita, a tratti dolce come i frutti di questa stagione meravigliosa. Prima di partire, vi lascio con qualche ricetta veloce per rinfrescarvi in caso di clima torrido - in mia momentanea assenza - ed allietare le vostre serate estive. Nella proposta di oggi, potete ritrovare tutto il lusso del Beluga nella sua versione veg, tutta la dolcezza delle prime angurie baby, un tocco di sapidità con la feta ed un tocco immancabilmente piccante con i germogli di ravanello. Questo è tempo di insalate creative. Ora vi lascio alla ricetta: stupite voi stessi e sorprenderete anche i vostri ospiti!

Paglia e fieno veggie con pomodorini Pachino arrostiti, mandorle tostate e basilico

Dopo la versione zen con pesto di avocado, menta e fragola, mi diletto nella preparazione di un'altra ricetta veloce, che ben si sposa con i fondamentali: gusto e leggerezza. In questo periodo sto facendo il possibile per limitare l'uso (e l'abuso) del mio primo, grande amore: la pasta. Con pomodoro, olio buono e basilico. In tutta semplicità. E questa è la soluzione ideale per ritrovare tutto il piacere della pasta, dalla gestualità al sapore, in un piatto 100% vegetale. Buona, buona davvero. Con delle note predominanti già a livello olfattivo: il profumo persistente e aromatico del basilico, quello agrumato della scorzetta di lime e la nota tostata della mandorla. E, chiaramente, con tutto il sapore concentrato dei pomodorini arrostiti: un must nella mia modesta cucina. Ora vi lascio alla ricetta: stupite voi stessi e sorprenderete anche i vostri ospiti!

Gazpacho piccante al melone, pesca bianca, carota e pompelmo rosa

Anche Giugno ormai è alle porte. E la data della partenza per Skopelos si fa sempre più vicina e sempre più acclamata. A questo punto, non è più solo una questione di prova costume e pasti ipocalorici, ora l'obiettivo è fare il pieno di vitamine: in particolare vitamina A e betacarotene, che stimolano la produzione di melanina ed aiutano a prevenire i danni del sole. Fate dunque scorta di quei frutti e di quegli ortaggi che abbiano tra le caratteristiche più evidenti e conclamate uno sgargiante colore arancione (carote, peperoni, patate dolci, melone, pesche, albicocche, etc.). Ma sappiate che sono inesauribile fonte di queste vitamine anche gli ortaggi a foglia verde (biete, spinacino, verze, cavoletti, etc.). Per me, lo sapete, il pasto ha un che di terapeutico e l'associo naturalmente al benessere: deve potermi rilassare mentre lo preparo, deve potermi appagare mentre lo assaporo e, oltre ad essere buono, deve chiaramente avere delle proprietà preventive e curativ

Couscous di Kamut allo zafferano, con piselli, asparagi bianchi di Bassano ed asparagi selvatici

E' meravigliosa la sensazione che ti resta addosso quando sai di non aver sprecato neppure un minuto del tempo che ti è concesso. E così ancora mi sento dopo questo weekend appena trascorso, così ricco di cose belle: un po' di tempo dedicato alla musica, un po' di tempo dedicato allo sport, un po' di tempo dedicato ai fornelli. Parlando di musica, splendida l'iniziativa milanese dei concerti per Piano City Milano 2015 - tra sound classico, jazz e musica elettronica - per una tre giorni di musica no stop, tenutasi proprio questo weekend e nei luoghi più disparati della city: dalle corti, ai chiostri, ai tetti di alcuni importanti edifici. Splendida anche per come l'abbiamo vissuta questa iniziativa: spostandoci da una zona all'altra, dalla Triennale alla Darsena, con le nostre audacissime city bike, nonostante ci fossero un tempo da lupi ed un freddo anomalo per la stagione. Poi si sa, fortuna audaces iuvant. E l'entusiasmo per questa bella esperie

Tiramisù salato alla provenzale

E' un periodo strano, transitorio, costellato di imprevisti sui quali la vita non lesina mai. Ma qui non voglio più portare sensazioni negative, che sarà mia premura scaricare altrove e in altro modo. Non voglio che questa pagina raccolga i miei sfoghi ma che metta in evidenza quanto una passione concreta e da vivere al 100% possa aiutare a reagire positivamente, a lenire come un balsamo, ad incentivare a guardare oltre. Il pensiero positivo del giorno è che tra meno di un mese sarò al mare. Ed il sole - preso nella giusta dose, con i giusti filtri e nel giusto contesto - ha il medesimo, benefico effetto del cioccolato fondente: aumenta i livelli di serotonina, abbatte lo stress e favorisce il buon umore. La meta scelta per Giugno è Skopelos, in Grecia, nelle Sporadi. E, che dire, se non che vedo l'ora di scollegare il cervello - stipato di pensieri e preoccupazioni, congetture e scadenze a breve termine - per abbandonarmi alla pace dei sensi, al relax che solo sulla b

Ricordo, d'aromi intensi. Il Minestrone

1.000 battute, 12 scatti ufficiali, 4 mani e 1 (tele)obiettivo. Prima di tutto i ringraziamenti. Uno speciale grazie a Bianca per avermi concesso l'onore di dare il mio contributo a questo suo lavoro personale. Per me una preziosa opportunità da cogliere, per fare ciò che più mi viene spontaneo e naturale: esprimermi in cucina. Il secondo ringraziamento va alla  Cascina Gabusera Nera , per averci dato la possibilità di realizzare questo lavoro in un contesto che dire meraviglioso è dire poco. Il terzo ringraziamento va ai produttori del mercato agricolo di Osnago , dove è sempre un piacere fare approvvigionamento di verdure fresche, di stagione e specialità locali. "Ricordo come fosse oggi la delicatezza con cui nonna puliva le verdure fresche, appena colte. Filtrava dalla finestra un raggio di sole e il profumo d'estate pervadeva la cucina. Mi sedevo lì con lei, osservavo le sue mani solcate dal tempo, muoversi con destrezza tra asse e coltello. Rimanevo

Tagliatelle raw di zucchine con pesto di avocado, menta e fragola

Nella mia modesta cucina si continua a sperimentare. E si continua a farlo seguendo un filo conduttore, con un trio di ingredienti che assieme hanno davvero il loro perché: sono avocado, menta e fragole. Di recente, nella blogsfera e sui social non si fa che parlare di spaghetti di zucchine, di cous-cous di cavolfiore e addirittura di pizza di cavolfiore. Anche io mi appresto a raggiungere l'ultima frontiera e a regalarvi - se vi può far piacere - la mia personale variante di questi piatti. Questa è un'idea molto sfiziosa, che indubbiamente piacerà a chi ha abbracciato la filosofia della nutrizione vegan e raw e a coloro che hanno l'esigenza di cucinare piatti gluten e lactose free: qui avrete solo tanta buona frutta e tanta buona verdura. Rigorosamente freschissime. Ora vi lascio alla ricetta: stupite voi stessi e sorprenderete i vostri ospiti!

Gazpacho alla fragola, avocado e menta, con briciole di feta e sale nero di Cipro

A volte basterebbe lasciarsi trasportare, inebriare ed ispirare semplicemente da quello che si ha a disposizione in quel dato, preciso momento. Io ho delle fragole fresche, dolci e profumate, che mammà mi ha portato Sabato mattina; un avocado al giusto punto di maturazione, che però avrei utilizzato con tutt'altra finalità ed infine quella confezione di feta, che da un po' vaga senza meta tra i comparti del refrigeratore. E quella voglia di cominciare il pranzo con qualcosa di fresco, leggero ed impalpabile. Come una piuma. Nasce così l'idea questa zuppa dalle tinte soft e primaverili, deliziosamente piacevole al palato e che - così presentata -  ha un che di cerimoniale. Abituatevi, i gazpacho sono ormai un must nella mia modesta cucina e sono ben felice di essere entrata in questo loop, che non s'interromperà poi tanto presto. Sembra un frullato, ma non è. Sembra uno smoothie, ma non è. E' il mio Gazpacho alla fragola, avocado e menta, con briciole di f

Polpette alla Norma

Mettersi in testa di sviscerare un argomento. Proporre ai propri commensali un menù caratterizzato da un filo conduttore: quello che i teutonici chiamano Leitmotiv. Ottimizzare le risorse offerte dal proprio frigorifero e dalla propria dispensa. Farsi prendere la mano, rivisitando un grande classico della cucina italiana in chiave personale: un volo pindarico, dai Paccheri alla Norma Revolution alle Polpette alla Norma. Non è deformazione professionale, è la più pura, concreta, tangibile definizione di passione per la cucina. Per i vostri aperitivi e per i vostri buffet; da servire come secondo piatto tutto vegetale o come sfizioso mise en bouche all'italiana: non c'è cosa più golosa di queste polpettine-bonsai, cotte al forno ed accompagnate ad una salsa al pomodoro in cui intingerle, densa ed aromatica. Ora vi lascio alla ricetta: stupite voi stessi e sorprenderete anche i vostri ospiti!

Paccheri alla Norma Revolution

Un Venerdì di festa per me è un Venerdì trascorso tra asse e coltello, forno e fornelli. E naturalmente ingredienti semplici e di primissima qualità. Fosse per me, potrei vivere di soli carboidrati. Penso non ci sia alcuna altra cosa al mondo che sappia darmi tanta soddisfazione, quanto un semplice, schietto e sincero piatto di pasta. A casa, come al ristorante. Adoro la pasta e più di ogni altra cosa adoro quei formati rigati, atti a raccogliere perfettamente il condimento. Ma non posso che idolatrare anche alcuni formati di pasta liscia, trafilata al bronzo, che hanno una lodevole resa in cucina: ode dunque ai paccheri e alla calamarata. Il piatto che vi propongo oggi è ricco, succulento e invitante. Una rivisitazione della tradizione. Remake, alla mia maniera, di un piatto tipico della mia terra di adozione, la Sicilia. Un piatto dal quale ho estromesso la classica melanzana fritta per privilegiare una reinterpretazione della melanzana, avvolta in una panure molto aroma

Tagliatelle cinesi con datterino giallo, 'nduja, zenzero e vaniglia

L'esotismo è qualcosa che mi affascina moltissimo: la mia attenzione non può che venire inesorabilmente calamitata dal magnetismo di tutto ciò che arriva da paesi lontani. D'altro canto, parlando di cibo, l'idea di fondere in un'unico piatto elementi esotici ed altri tipici della nostra cultura è assolutamente da me, creando in questo modo un mix di sapori nuovi ed inaspettatamente piacevoli. Nascono così queste tagliatelline cinesi, legate indissolubilmente ad un sugo tipicamente italiano, tipicamente del Sud: 'nduja e pomodorini. Non paga, ho voluto mitigare la nota piccante della 'nduja e correggere l'acidità del pomodoro, facendo un insolito e quanto mai azzardato uso della vaniglia Bourbon. E vengono infine questi aromi caratterizzanti, tipicamente usati nei paesi orientali: lo zenzero ed il coriandolo fresco, per un tocco di verde - che non guasta mai - ed una nota fresca e balsamica di fondo. Ora vi lascio alla ricetta: stupite voi stessi

Crema di patate con zafferano, limone e zenzero, pesto al radicchio novello, crostini integrali e Pachino arrostiti

Una Domenica piovosa, pigra, dai ritmi lenti. Una Domenica con i caloriferi spenti, ma con quel brivido freddo, glaciale che di tanto in tanto ti corre lungo la schiena, tanto da far trasalire. Vi scrivo qui nel mio habitat naturale, avvolta nel mio manto elfico, con una tazza fumante di tisana alla menta piperita, con una pioggia battente fuori ed un Lunedì, di cui già sento il fiato pesante, alle porte. Oggi la blogsfera è come una coperta di Linus, da stringere nervosamente per trarne beneficio e sentirsi come subito risollevati. Per riscoprire i colori che abbiamo dentro: i colori dei prati in fiore a Primavera, dell'arcobaleno dopo un temporale estivo e delle foglie caduche in Autunno; i colori mischiati l'un con l'altro e seccati sopra la tavolozza di un artista di strada, i colori del banco della frutta al mercato e quelli dei panni stesi al sole. E oggi vi presento questo piatto in cui è il colore a farla da protagonista. Intensamente giallo zafferano co

Coppette variegate allo yogurt bianco e fragole, mandorle e menta

In collaborazione con GreenGate Al giorno d'oggi, spesso sentiamo parlare di musicoterapia, danzaterapia, terapia del gioco, terapia del sorriso. E nessuno può negare che anche la cucina abbia un che di terapeutico. Impastare aiuta a dare sfogo a rabbia e nervosismo. Sbucciare legumi - come fave, piselli, fagioli - accresce la pazienza in maniera esponenziale. Affettare le verdure aiuta a mantenere ed incanalare la concentrazione. Aprire il frigo e trovarlo semi-vuoto aiuta a stimolare la capacità d'improvvisazione. Cucinare a quattro-mani è un po' come fare team-building, crea sintonia tra le parti e sprona a prefiggersi degli obiettivi da raggiungere insieme. Sedersi a tavola e mangiare in compagnia favorisce il dialogo e la condivisione. La cucina è un toccasana per la mia anima, lenisce come un balsamo ogni ferita e m'aiuta a rimettermi in piedi ad ogni caduta. E oggi sono qui per presentarvi un dolce al cucchiaio molto semplice, forse banale, i

Lasagne alla calabrese con 'nduja, cipolla rossa di Tropea, melanzana e caciocavallo silano

Spesso ci veniamo a scontrare con realtà che non ci siamo scelti, affatto calzanti, che ci vanno strette ed andrebbero sartorialmente riprese in diversi punti: mi piacerebbe vedere meno ipocrisia, più senso del concreto e, naturalmente, più trasparenza. Ma, grazie a Dio, la vita è tutta un'altra cosa: vivere gli affetti davvero importanti, vivere le proprie passioni, convincersi che le cose un giorno prenderanno una piega molto diversa da quella che hanno oggi, troppo inamidata per i miei gusti. Chi sa leggere tra le righe, comprenderà che l'atmosfera che si respira qui è piuttosto tesa e calda. E, anche a livello culinario, ho voluto buttare altra legna da ardere su un fuoco già ai limiti dell'indomabile. A qualcuno piace piccante. Nasce così questa lasagnetta con cipolla di Tropea caramellata, che rilascia una dolcezza infinita, in nettissimo contrasto con la nota piccante del pomodoro cotto con 'nduja. La melanzana e il caciocavallo silano forniscono ulterio

Pannacotta-finger gusto vaniglia e lampone

Finalmente assaporare il gusto della libertà che dà il weekend. La libertà di dedicare del tempo alla tua persona, alle tue passioni, ai tuoi affetti. La libertà di concederti tutto ciò per il quale non c'è spazio - o se ce n'è, pochissimo - nel corso della settimana. Una libertà che senti come qualcosa di gelosamente tuo, agognato e strenuamente conquistato. Per una cyber-cuoca con qualche fissazione per la silhouette, questa fantomatica libertà si esprime anche con la concessione di un piccolo dolce. Non amo l'opulenza, prediligo la qualità alla quantità e antepongo la semplicità ad ogni cosa. Per questo, oggi ho in serbo per voi una ricetta molto semplice ma, come sempre, golosa e scenografica al punto giusto. Una pannacotta formato mignon: mise en bouche di intenso e morbido piacere, con tutta la dolcezza della vaniglia Bourbon, ravvivata dalla nota acidula e contrastante del lampone. Ora vi lascio alla ricetta: stupite voi stessi e sorprenderete anche i

Linguine allo zafferano con pepato fresco di Sicilia, spada in panure aromatica e zeste d'arancia

Oggi pago tributo alla terra di cui la Trinacria è l'emblema regionale e della quale mi sento un po' figlia adottiva. E lo faccio a modo mio, presentandovi oggi questo piatto che ho preparato proprio il giorno di Pasqua: io che sono un po' anticonvenzionale e seguo la pista anarchica, sulla scia di un ritornello che mi accompagna in questa fase un po' critica della mia vita. Poiché Pasqua va a braccetto con Primavera, quest'anno ho deciso di accantonare la tradizione per prediligere la cucina creativa. Nasce così questo piatto dalle delicate tinte pastello, dalle sfumature primaverili e dai sapori che per me rappresentano al meglio la sicilianità: lo spada, il pepato di Sicilia, i pinoli, lo zeste d'arancia, lo zafferano, le erbe mediterranee (e relativi fiori). Tutto in un solo piatto, in un inedito abbinamento tra pesce, formaggio ed aromi che - fidatevi - è qualcosa di sbalorditivo, geniale, pazzesco. Per chi non lo sapesse, il pepato fresco di Sicil

Violette candite

Violetta di Parma: un'essenza che ha segnato un'epoca. Il profumo della reminiscenza. Un profumo un po' nostalgico, che riporta all'attualità quel tempo che oggi non è più. E la Primavera si fa sentire, come un risveglio da un torpore letargico. Tanta la voglia di stare all'aperto, vivere alla luce del sole e rifugiarsi in quelle zone recondite e dimenticate, quelle che non conoscono smog ed inquinamento acustico: quegli angoli di mondo dominati dal verde e punteggiati di viola. Dove solo silenzio, introspezione e raccoglimento. E, come ad ogni Primavera, quel profumo inconfondibile. Come sempre, vorrei dirvi che non ho scoperto nulla di nuovo e non sono qui per insegnarvi alcunché. Vorrei solo trovare in voi qualche fida compagna per affrontare oggi questo viaggio a ritroso nel tempo. Ora vi lascio alla ricetta: stupite voi stessi e sorprenderete anche i vostri ospiti!

Sfogliata con pomodori ramati, brie e senape rustica

Timido, fa capolino tra le nubi e comincia a regalare giornate tiepide e piacevoli da trascorrere all'aria aperta. Le giornate che si allungano e parlano di Primavera. Decidere anche all'ultimo minuto di mettere insieme qualcosa per un pranzo en plein air non è poi così infrequente e le torte salate, i panini, i tramezzini restano sempre le pietanze più gettonate per una colazione sull'erba. Ho letteralmente adorato l'intensità di questa torta salata, che rimanda ai sapori di Provenza, con il gusto deciso della moutarde à l'ancienne e la nota aromatica del timo. Ed estremamente golosa con il brie, ricco e fondente e la nota rinfrescante e leggermente acidula del pomodoro ramato. Ora vi lascio alla ricetta: stupite voi stessi e sorprenderete anche i vostri ospiti!

Tiramisù salato con robiola, basilico e Pachino in tripla consistenza

In collaborazione con GreenGate Umore seppia. Queste sono le tinte di una cyber-cuoca quando non tutto va come vorresti tu. E allora ravviviamo queste tinte con una ricetta molto speciale, che tradizionalmente nasce come dolce ma che, con un pizzico di creatività, si presta tranquillamente a realizzare anche delle preparazioni salate. Della serie "In verrina": leccornie racchiuse nello spazio di un vasetto. Potete rifarvi a questa graziosa idea, se volete portare in tavola qualcosa di diverso e sbalorditivo, magari come antipasto o per una cena a buffet, con tanti piccoli assaggi di tante golose ricette. Qui di appetizing ne abbiamo da vendere, nonostante la semplicità del piatto ed un numero di ingredienti piuttosto limitato: corposa, piena e intensamente aromatica è la crema di robiola e basilico. Un profumo che potrete immaginare senza sforzarvi troppo. E l'idea suscita curiosità immeditata, con questo Pachino in tripla consistenza: con i pomodorini arrost

Gazpacho piccante di spinaci baby, kiwi e zenzero

Si torna a fare un po' di cucina leggera ed ipocalorica, ma senza eccessi nella filosofia salutista. Del resto, a meno che si abbiano delle patologie, per tenersi in linea e in salute basta solo qualche piccolo accorgimento e una dieta naturalmente variegata. Visto che siamo in vena di confidenze, allora vi svelo che uno dei miei trucchetti per rimanere in forma è proprio quello di servire prima della portata principale un gazpacho o, più semplicemente, mangiare una bella insalata mista. Ma il gazpacho resta davvero una bella alternativa. Ed oggi parliamo proprio di una di queste zuppe "raw", a crudo: ricche di vitamine e di fibre, che aiutano a placare gli appetiti e a dare senso di sazietà, se servite prima del pasto principale, a base di cereali o proteine. Il gazpacho andaluso è una zuppa fredda tipica dell'entroterra spagnolo, dove si registrano temperature davvero molto torride: tant'è che questo piatto viene tipicamente servito con cubetti di ghi

Mini-cake salato alla ricotta, panettone e speck croccante con pere Angelys caramellate al limone e alla salvia

Per scovare le eccellenze italiane a volte ci si deve proprio andare a sbattere. Questo è letteralmente ciò che accaduto quando sono incappata nella pera Angelys, in un giorno qualsiasi, facendo la spesa. E naturalmente ho voluto approfondire: si tratta di una sfida tutta emiliana ed è stata ottenuta incrociando la Decana d'Inverno e la Decana del Comizio, due varietà di pera tipicamente stagionali. Una pera succosa e dal gusto aromatico, che ho deciso di impiegare per la preparazione di un mini-cake salato e stratificato, rigorosamente monoporzione. La particolarità di questa preparazione sta nella base, per la quale ho scelto di riciclare un avanzo di panettone: coppato, appena abbrustolito su piastra rovente e sormontato da una fettina di speck croccante e fortemente sapido. Il cuore di questo tortino è dato dalla cremosità della ricotta vaccina freschissima, appena aromatizzata con della scorza di limone non trattato e del pepe, e passata al forno. Per completare,

Zuppa marchigiana di cicerchie, castagne e porcini, in crosta di sfoglia e Ungheresi ai semi vari

Oggi si parla di sapori del passato e di viaggi. Oggi si parla di cicerchie: un legume tipico della regione Marche, Abruzzo e Molise. Non un qualsiasi legume, ma il più antico tra i legumi: conosciuto già nell'Antico Egitto, dove veniva impiegato nella produzione di pani e semplici zuppe. Le mie cicerchie, da agricoltura biodinamica, arrivano da Colmurano: quel lembo di terra tra la Riviera del Conero e il parco nazionale dei Monti Sibillini, dove poter rimirare le costellazioni del ciauscolo e del vin cotto. La regione Marche è stata meta delle mie vacanze estive lo scorso Agosto e mi ha fatta innamorare di se con il suo bellissimo entroterra tutto verdi colline, secolari uliveti, sterminati vigneti e campi di girasole a perdita d'occhio. Una regione poco presa d'assalto dai turisti, ma che ha davvero un grandissimo patrimonio da offrire - soprattutto nell'entroterra - in termini di cultura, eventi ed enogastronomia. La ricetta di oggi è indubbiamente salu

In a jar. Pannacotta alla vaniglia con pralinato alle mandorle, nocciole Piemonte IGP e lavanda

Secondo capitolo "Langhe", che fa da seguito alla mia torta gluten-free alla nocciola del Piemonte IGP. Perché dalle Langhe non puoi tornare senza aver assaggiato la bontà sublime della pannacotta, del bonet e di molte altre specialità locali. A' La Cantinetta di Barolo si è mangiato divinamente ma purtroppo ho fallito nel tentativo di far cinguettare lo staff, per carpire i segreti che stanno dietro alla delicatezza e al sapore di questo meraviglioso dolce tipico. A volte si crea dal nulla una giusta empatia che porta ad un proficuo scambio di consigli, suggerimenti e piccoli accorgimenti; delle volte no. In generale, c'è chi ha quell'atteggiamento poco incline alla condivisione e chi si sente defraudato alla sola idea che qualcuno possa venire a conoscenza dei trucchi del mestiere fatti propri. Al di là di questo, le ispirazioni vengono comunque da là fuori; dalle esperienze che mettono in gioco tutti e cinque i sensi, facendo rodare le papille gustat

Panzanella invernale

Chi non ama la panzanella? La panzanella è un grande classico estivo, tipico della regione Toscana. Un piatto che ben si presta ad essere servito come antipasto o addirittura come piatto unico, quando in estate l'appetito viene meno e cresce la voglia di piatti rinfrescanti ed insalate miste di stagione. Così, oggi mi permetto di presentarvi questo piatto molto semplice, che ormai è diventato un classico nella mia cucina: la rivisitazione di stagione della panzanella, accompagnata da una salsa molto speciale. Perché nulla vieta di servire deliziose insalate, anche quando fuori piove. Ora vi lascio alla ricetta: stupite voi stessi e sorprenderete anche i vostri ospiti!

Radiant fusion. Radiant orchid ramen con patata viola, cavolo cappuccio e cipolla rossa di Tropea

Amo ogni forma d'arte e d'espressione. Amo il colore e il mio guardaroba è rigorosamente catalogato per colori e tipologie di tessuto. A modo mio, amo anche la moda, in un caleidoscopio mix di stili e perversioni. Subisco implacabilmente il fascino del vintage, di ciò che viene usurato dal tempo e che, pertanto, ha una storia da raccontare. Adoro i classici intramontabili: perle e chicche senza tempo. E nello stesso modo, apprezzo quei pezzi che abbiano un'allure moderna, con quel fascino dettato e scritto dai concetti di minimalismo, geometria e pulizia delle forme. E con la moda spesso è così che va: quando gli entusiasmi smontano, allora io mi avvicino e prendo in considerazione la cosa. Così, con il classico ritardo che mi contraddistingue, mi sono perdutamente innamorata di questo colore, che non mi vedrei mai indosso, ma che vedo benissimo come protagonista dei miei miei piatti. Da qui nasce l'idea di un piatto fusion, declinato nelle gentili nuan

Monocromo e stelle filanti per il mio Martedì Grasso. Risotto in viola con pesto di cavolo cappuccio, cipolla rossa di Tropea e caciocavallo silano

Pareva appena ieri Natale ed oggi è già Carnevale. Domani probabilmente sarà Ferragosto. Se penso che da pubblicare - ma prima ancora, da scrivere - avrei ricette che risalgono alla scorsa estate, mi metto le mani nei capelli. E allora mi dò una calmata, pensando che già metà del lavoro è fatto per la bella stagione, ormai quasi alle porte. E che, dopotutto, questo non è un lavoro ma un piacere. Cambiando completamente argomento, quando capita di uscire a cena, una delle cose che davvero mi indispongono parecchio è leggere dal menù à la carte "Risotto Vattelappesca - min. 2 persone" .  E per sfregio a quella che è una convenzione ormai consolidata - ora che se ne presenta l'occasione - voglio cucinare un buon risotto solo e soltanto per me, medesima. Deliri-non-onirici a parte, oggi che è Martedì Grasso vi presento un risottino speciale, che sono certa apprezzerete per gusto e pantone. Incredibilmente piacevole con la dolcezza del pesto vegetale di cavolo cappu

Una Domenica italiana. E' il mio risotto allo squaquerone di Romagna DOP, con pesto di rucola e pomodorini confit

Era da un po' che non preparavo uno di quei piatti che per me fanno subito casa e Domenica italiana: il risotto. E quel che ci si aspetta da una persona che abbia le stesse mie origini è la preparazione di un risotto perfetto, tecnicamente ben riuscito, con il plus della creatività. Obiettivo raggiunto: il risultato è stato un buon risotto, ricco e cremoso al punto giusto, grazie all'utilizzo dello squaquerone di Romagna DOP: ancora una eccellenza italiana. E reso particolare da un brodo profumato, con una nota agrumata e speziata. Il gusto neutro dello squaquerone viene perfettamente bilanciato dal concentrato di sapore proprio della guarnizione: la nota appena piccante del pesto di rucola e la sapidità dei pomodorini confit. Una spirale di saporosità che auspicherebbe il rimando ai piatti di Davide Oldani: un maestro di umiltà, estro e di grandissima tecnica. Ora vi lascio alla ricetta: stupite voi stessi e sorprenderete anche i vostri ospiti!

Coccolami-su: il mio Tiramisù al cocco, crema di limoncello e lamponi per la Festa degli Innamorati

Questo dolce al cucchiaio non è che la pura espressione della tenerezza e della passione. Insomma, quei requisiti indispensabili perché il livello di affiatamento sia sempre molto alto all'interno di una coppia. Un dolce che voglio dedicare al mio Valentino, che da tempo immemore mi sta accanto in maniera insuperabile. Soprattutto ora che sto attraversando un momento di transizione, di scelte imposte, di bivi e grossi punti di domanda. Un dolce che, allo stesso tempo, voglio dedicare anche ad una community di cui vi ho già parlato in passato e che ho ampiamente e caldamente sponsorizzato, perché per me ha fatto molto: quella de Le Instamamme . Un soffice pensiero per tutte quelle mamme innamorate dei propri figli e dei propri compagni di vita, come lo sono io oggi. Un dolce che mi ha dato davvero molta soddisfazione per il superbo gioco dei contrasti. Ove la nota acidula del lampone ha una doppia valenza: ora sgrassa, pulisce e rinfresca il palato dalla voluttà della crema

Sformatino senapato di lenticchie di Castelluccio su letto di indivia belga caramellata, porro e scorza d'arancia

Un piatto che può essere servito come sostanzioso antipasto ma che, per l'apporto proteico, mi fa subito pensare ad un secondo. Un piatto che dà sazietà, senza appesantire ed incidere sull'impietoso ago della bilancia. Un piatto dal sapore particolare, che unisce il salato, l'agro ed il dolce. Un piatto fit, diverso dal solito, per proseguire con i buoni propositi per questo 2015, con un occhio di riguardo alla salute e ad una linea impeccabile. Abbiamo dei prodotti di nicchia che ne escono valorizzati: lo sformatino di lenticchie di Castelluccio viene infatti insaporito con della senape di Dijon e si sposa perfettamente con l'indivia belga caramellata. Ora vi lascio alla ricetta: stupite voi stessi e sorprenderete anche i vostri ospiti!

Tartellette di sfoglia con stracchino, pancetta piacentina ed indivia belga caramellata

In canna ho ancora qualche cartuccia da sparare, di quelle che portano con se tutto il brio delle feste passate, ma che ben si adattano a molteplici occasioni della vita quotidiana: c'è sempre un buon motivo per festeggiare, per essere felici e per apprezzare le cose belle di questa vita. Anche quando il cielo non è terso e l'orizzonte è poco nitido. Quest'anno a Capodanno siamo stati a casa di amici che da poco hanno avuto una bambina e, perché il peso della serata non gravasse interamente sulle spalle dei padroni di casa, abbiamo deciso di spartirci i compiti. La collaborazione ha dato i suoi frutti e la regia è stata impeccabile: nulla è andato sprecato, da tanto era buono. Queste sfiziose tartellette sono nate proprio così e sono state proposte in due varianti da leccarsi i baffi, con un comune denominatore: un formaggio cremoso e delle verdure caramellate. Ancora una volta una proposta semplice e ancora una volta una proposta che combina il dolce con il salato

Cartoccio aromatico di salmone marinato all'arancia e coriandolo, con duo di verdure invernali

Torno a fare la cucina che mi piace di più: quella leggera, con un occhio di riguardo alla salute e al nutrimento di quella fibra muscolare, che rende il corpo tonico e ben tornito, senza mai rinunciare al gusto. Una cucina fatta di odori, colori e sapori intensi: quella che sa combinare le spezie, i bouquet garni di erbe mediterranee e provenzali, la scorza d'agrumi e tutti quegli ortaggi che hanno un'anima fortemente aromatica (l'aglio, la cipolla, lo scalogno, il porro, il finocchio). Una cucina light, che privilegia le cotture al cartoccio e al vapore. Si parte dunque con un bel cartoccio: bocconcini di salmone marinati in succo di arancia e semi di coriandolo, cotti al forno, con un delizioso contorno di verdure invernali e la nota agrumata e persistente dello zeste d'orange. Nulla di difficile: tutto molto semplice, gustoso e profumato. Ora vi lascio alla ricetta: stupite voi stessi e sorprenderete anche i vostri ospiti!

Soft meringue cake alla vaniglia con mousse al cioccolato extra-bitter, pepe rosa e lamponi

Il 14 Gennaio è un giorno molto speciale perché si festeggia il secondo compleanno de Le Instamamme : a partire da ieri, oggi e nei prossimi giorni saremo in tanti a celebrare questa ricorrenza, ciascuno come meglio può. Ma chi sono le Instamamme? Sono delle donne strepitose, che hanno fondato sul web questa community: un luogo virtuale di totale illuminazione, dove condividere se stesse e le proprie esperienze. Una comunità dove confrontarsi e crescere; dove trovare un valido suggerimento, un indirizzo o un momento di svago. E per festeggiare degnamente questo evento, ho deciso di realizzare per loro qualcosa di speciale, che le rappresentasse appieno: dolci come lo è la meringa francese; intense come lo è l'aroma del cioccolato extra-fondente; acute come lo è il gusto del lampone; piccanti, ma con moderazione, come  lo è il pepe rosa. Così sono le Instamamme per come io le ho conosciute: vulcaniche, come tutti questi ingredienti sapientemente combinati insieme. Ora vi la

Detox con gusto. Potage di carciofi e topinambur con mazzancolle al sesamo e fiocchi di sale affumicato

E voi siete tornati a regime dopo le feste? Passati Natale, Capodanno e l'Epifania, l'obiettivo per me è uno ed uno soltanto: depurarsi dagli eccessi imposti dal periodo, senza mai rinunciare al gusto. Il carciofo è uno di quegli ortaggi noti proprio per le sue proprietà disintossicanti, tant'è che qualcuno suggerisce di berne l'acqua di bollitura al fine di rigenerarsi, ripulendo il corpo dalle tossine. Altra cosa lodevole è che del carciofo non si butta via quasi nulla, né le foglie esterne, né i gambi. Tutto infatti può tornare utile, per una preparazione o per l'altra: i cuori affettati molto finemente si prestano bene per essere consumati anche a crudo nelle insalate, ad insaporire i primi piatti, a creare un contorno eccellente o un goloso ripieno; mentre con le foglie esterne ed i gambi si possono realizzare delle ottime zuppe e vellutate. Insomma, in insalata, bolliti, spadellati o fritti: sono sempre davvero eccezionali nel gusto. I migliori, i pi

Cuor di frolla: sono i miei biscottini speziati "beneauguranti" con glassa agli agrumi

E' giunto il tempo di fare biscotti. Ed è giunto il tempo di sperimentare un po', adoperando diversi tipi di farine per ottenere degli impasti ora rustici e croccanti, ora burrosi e scioglievoli. Ispirandomi liberamente alla ricetta dei biscotti al limone glassati della dolcissima Sonia de "La casa delle briciole", ho voluto realizzare questi cuoricini speziati utilizzando la farina di riso al 50% e quella 00 nella stessa percentuale. Adoro utilizzare la farina di riso di cui amo l'impalpabilità nel conferire una leggerezza unica agli impasti, ma con riserva: essendo una farina debole, deve essere sempre associata ad una farina di forza per ottenere un impasto della giusta consistenza, non troppo morbido e facilmente lavorabile. Nascono così questi deliziosi e fragranti gioielli di pasticceria mignon, che ho voluto aromatizzare con un tocco di zenzero, cardamomo e scorza d'agrumi. Anche per quel che riguarda la guarnizione, ho preferito utilizzar

Spaghettoni veggie con crema di ricotta di bufala, zucca caramellata e cioccolato extra-bitter

Il primo post dell'anno: un piatto semplice ma ricercato nei gusti. La mia prima proposta beneaugurante per il 2015 è velocissima da preparare e piacerà molto a chi ama i primi di pasta e la zucca. Con quel tocco inusuale in più, dato dall'inconsueto utilizzo del cioccolato fondente extra. E per me il 2015 parte con il botto: ancora una volta un mio piatto scelto da Simone Rugiati per #natalefoodloft. E si dà il caso che il piatto in questione sia proprio questo: tutto da provare con la cremosità ed il gusto inconfondibile della ricotta di bufala freschissima, la dolcezza della zucca caramellata e la nota piccante del piment d'Espelette. Un piatto per stupire, che costa pochissimo ed è pronto in un batter di ciglia. Ora vi lascio alla ricetta: stupite voi stessi e sorprenderete anche i vostri ospiti!